La giornata mondiale contro lo spreco alimentare riporta tutti noi indietro nel tempo. È un tema di grande attualità, anzi di prospettiva perché gli sprechi vanno assolutamente azzerati proprio come accadeva in passato. Dunque, è giusto guardare al futuro attraverso la lente di ingrandimento degli insegnamenti che ci sono pervenuti dalle nostre mamme e dalle nostre nonne.
Loro sì che saggiamente sapevano evitare ogni tipo di spreco, finanche quello dell’olio quando c’era il rischio di versarne troppo. Mettevano un dito a “protezione” della fuoriuscita, poi dopo lo ripassavano sul collo della bottiglia per non “disperderne” neanche un po’. Piccoli, non banali, esempi di una mentalità che va riacquisita o – più semplicemente – che non va perduta.
Oggi si fa un gran parlare di sostenibilità, ma evitare gli sprechi alimentari è alla base – appunto – di questo argomento che ovviamente è ben più ampio ma che “prende le mosse” proprio dalla necessità di razionalizzare i nostri consumi.
In ogni cucina, a casa come al ristorante, l’attenzione deve essere massima: bisogna avere la capacità di non eccedere da una parte negli ordini di acquisto e dall’altra nelle porzioni; bisogna saper conservare e riutilizzare quando si può. Sono piccole norme di salvaguardia che però non vanno dimenticate: la giornata mondiale contro gli sprechi alimentari serve a ricordarci di rispettarle, sempre e comunque.